Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2020
Immagine
Dal vangelo secondo Giovanni (14,1-6) In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».  In queste tre righe del Vangelo giovanneo ricorre per ben tre volte il verbo accogliere: un verbo che ti apre a forti significazioni di vita. Si, "accogliere" è un verbo che fa luce e dà colore. Soprattutto se arrivi a intendere in profondità questa parola di Gesù: "Chi accoglie colui che io manderò" a cui si aggancia tutto il resto. I

Pane quotidiano - giovedì 7 maggio

Immagine
Dal vangelo secondo Giovanni (13,20) "In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato."  In queste tre righe del Vangelo giovanneo ricorre per ben tre volte il verbo accogliere: un verbo che ti apre a forti significazioni di vita. Si, "accogliere" è un verbo che fa luce e dà colore. Soprattutto se arrivi a intendere in profondità questa parola di Gesù: "Chi accoglie colui che io manderò" a cui si aggancia tutto il resto. "Chi è che Tu mandi, Signore?"  Ma credo proprio che Tu voglia aprirmi il cuore a più luminosi spazi dell'esistenza. Ogni uomo che io incontro nelle mie giornate è mandato da Te, Signore. Perché è quel prossimo che Tu vuoi io m'impegni ad amare, è quella persona in cui la Fede mi fa ravvisare Te, Signore Gesù.

Sentieri di risurrezione

Immagine
Sentieri di resurrezione su YouTube proposti dalla Pastorale Giovanile e dall'Ufficio Biblico http://www.chiesamodenanonantola.it/lalba-del-primo-giorno/ Dopo gli straordinari martedì del vescovo di Quaresima che hanno acceso vere e proprie luci in questa quarantena, il  Servizio di Pastorale Giovanile diocesano  prosegue con gioia il cammino in questo tempo di Pasqua – in collaborazione con l’ Ufficio Biblico  – e lancia un nuovo appuntamento sul web, dal titolo  L’alba del primo giorno . A partire  dal 22 aprile  e fino al 13 maggio –  ogni mercoledì alle ore 12.00  sul canale  YouTube  SPGModena – verrà pubblicato un video inedito per  ripercorrere i sentieri di re surrezione dipinti dai Vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni, per essere illuminati dalla luce senza tramonto di Gesù Risorto che ci invita e ci chiama a incontrarlo e riconoscerlo. L’ALBA DEL PRIMO GIORNO. Sentieri di Resurrezione  – ecco il calendario completo: 22 aprile “ Ero nudo e sono stato vesti

Il vescovo scrive ai giovani

Immagine
Il vescovo scrive ai giovani nel tempo del coronavirus Luci nella sofferenza Venerdì Santo è uscita la pubblicazione   «Luci nella sofferenza – Il Vescovo ai giovani nel tempo del coronavirus» , edito da Ed Insieme e curato dal Servizio di Pastorale Giovanile della nostra Arcidiocesi: il libro racchiude le catechesi dei martedì di Quaresima trascorsi dai giovani in diretta streaming con il Vescovo Erio, oltre che con tanti altri ospiti. Il libro è stato lanciato proprio da Castellucci in un video di presentazione sul canale  Youtube SPGModena . Chi desiderasse informazioni sul prezzo o sulla modalità di acquisto e consegne può scrivere una e–mail a  spg@modena.chiesacattolica.it .

Pane quotidiano - mercoledì 6 maggio

Immagine
Dal vangelo secondo Giovanni (12,46-47) “Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.”  È luce, il Signore. Le sue parole illuminano le nostre scelte, rischiarano le nostre tenebre. La fede è la luce che illumina la nostra stanza interiore. Accogliere le parole del Signore, fidarsi di lui, significa fare una bruciante esperienza di novità che cambia il nostro modo di vedere le cose. La stessa Parola, però, discrimina e giudica. Chi si ostina a non lasciare entrare la luce si condanna a vivere nell'oscurità. La tenebra, quindi, non è "punizione" divina ma conseguenza della nostra libera scelta. Lasciamo che la Parola, oggi e sempre, illumini e riscaldi la nostra vita, motivi e orienti le nostre scelte quotidiane.

Pane quotidiano - martedì 5 maggio

Immagine
Dal vangelo secondo Giovanni (10,29-30) “Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo una cosa sola”.  Questa unità tra Gesù ed il Padre non è automatica, bensì è frutto dell’obbedienza: “Io faccio sempre ciò che il Padre mi mostra”. La lettera agli ebrei dice che Gesù imparò tuttavia l’obbedienza dalle cose che patì (Eb 5,8). L’obbedienza di Gesù non è disciplinare, bensì profetica. Obbedisce per essere trasparenza totale e, così, essere rivelazione del Padre. Per questo, poteva dire: “Io e il Padre siamo una cosa sola!” Fu un lungo processo di obbedienza e di incarnazione che durò 33 anni. Iniziò con il sì di Maria e terminò con “Tutto è compiuto!” di Gesù.

Pane quotidiano - lunedì 4 maggio

Immagine
Dal vangelo secondo Giovanni (10,11-18) Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Al contrario del mercenario, che non ha nessuna relazione con le pecore, Gesù, il buon pastore, conosce ossia ama i suoi. La relazione tra Gesù e i credenti è di conoscenza, intesa nel senso biblico, di legame d'amore profondo. Una conoscenza penetrativa che è generata dalla prossimità, dall’assidua custodia del gregge. Questo forte legame di conoscenza tra Gesù e noi trova fondamento nella relazione che vi è tra Gesù stesso e il Padre. Tale legame si esprime nel suo dare la vita per noi.

Pane quotidiano - domenica 3 maggio

Immagine
Dal vangelo secondo Giovanni (10,1-10) Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il pastore si definisce poi anche “porta”. Gesù non dice di essere la porta del recinto, ma la porta delle pecore! Egli non è una porta che fa accedere a un recinto, ma una porta a servizio delle pecore. Gesù è l’unica porta da accesso al recinto, sia per il pastore che per le pecore. Ma cosa vuol dire per l’uomo d’oggi entrare per la porta che è Gesù? Comporta l’avvicinarsi a lui, dargli fiducia, seguirlo e lasciarsi guidare dal suo messaggio, in definitiva partecipare alla dedizione di Gesù perché si realizzi la felicità vera dell’uomo. Chi infatti passa per Gesù vivrà la comunione con lui e troverà la vita eterna.

Pane quotidiano - sabato 2 maggio

Immagine
Dal vangelo secondo Giovanni (6,60-69) Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Pur senza capire tutto, Pietro accetta Gesù Messia e crede in lui. Nel nome del gruppo professa la sua fede nel pane spezzato e nella parola. Gesù è la parola ed il pane che saziano il nuovo popolo di Dio. Pietro può arrivare a questa solenne professione di fede non perché qualcuno gliel’abbia insegnata, ma grazie alla sua conoscenza intima e profonda di Gesù, maturata lungo un certo tempo di convivenza con lui. Egli è il rappresentante di coloro che hanno “conosciuto” Gesù, perché sono stati con lui e hanno condiviso la sua vita di uomo, itinerante e certamente impegnativa. Aiutaci, Signore, a condividere la vita con te, come Pietro e a ri-conoscerti come il Santo di Dio, la cui Parola è vita eterna.