Post popolari in questo blog
Pane quotidiano - mercoledì 6 maggio
Dal vangelo secondo Giovanni (12,46-47) “Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.” È luce, il Signore. Le sue parole illuminano le nostre scelte, rischiarano le nostre tenebre. La fede è la luce che illumina la nostra stanza interiore. Accogliere le parole del Signore, fidarsi di lui, significa fare una bruciante esperienza di novità che cambia il nostro modo di vedere le cose. La stessa Parola, però, discrimina e giudica. Chi si ostina a non lasciare entrare la luce si condanna a vivere nell'oscurità. La tenebra, quindi, non è "punizione" divina ma conseguenza della nostra libera scelta. Lasciamo che la Parola, oggi e sempre, illumini e riscaldi la nostra vita, motivi e orienti le nostre scelte quotidiane.